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IL RE E IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA

DATAZIONE: prima metà del duecento

Nella muratura sono inseriti bassorilievi di gusto antelamico che rappresentano il martirio di Giovanni Evangelista. La narrazione appare su due pannelli contigui. Nella prima lastra a destra il re seduto in trono con scettro e corona è intento ad ordinare con la mano alzata l’esecuzione del santo. Alle sue spalle un soldato impugna un’enorme spada simbolo del potere del re. S.Giovanni è scolpito nella lastra di sinistra al centro immerso nel grande pentolone di olio bollente, secondo la tradizione della leggenda aurea. Il santo è trattenuto da un soldato che lo comprime con una forca. Sull’altro lato del calderone un servo è chinato con in mano un mantice intento ad alimentare la fiamma del fuoco. Nell’angolo sinistro della formella la mano benedicente di Dio Padre circondata da un nimbo che salva la vita dell’evangelista facendo in modo che l’olio non bruci il suo corpo. L’imperatore romano spaventato dal miracolo di cui è stato diretto testimone fa esiliare il Santo da Roma e lo invia ad Efeso. 

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